Parliamo dello scandalo Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebook da molte settimane ma sembra che il social voglia ora mettere le cose in chiaro. Secondo le ultime dichiarazioni, non sarebbero gli unici ad utilizzare i nostri dati.
Il social di Zuckerberg sembra infatti abbia puntato il dito anche verso Google e Twitter, accusandoli di sfruttare anch’essi queste pratiche.
Abbiamo parlato giusto ieri della novità di Facebook in seguito allo scandalo, oggi il social ha puntato il dito contro due suo avversari. Ha infatti pubblicato un documento dettagliato in cui spiega in che modo raccoglie i dati degli utenti attraverso i suoi servizi, anche quanto un utente non è iscritto alla piattaforma. All’interno di questo documento, sono presenti chiari riferimenti verso altri social
.Le parole utilizzate sono le seguenti: “Twitter, Pinterest e LinkedIn hanno simili pulsanti Mi piace e Condividi per aiutare le persone a condividere elementi sui loro servizi. Google ha un servizio di analisi molto popolare. Amazon, Google e Twitter offrono un servizio di login. Queste compagnie e molte altre offrono anche servizi pubblicitari“.
Facebook ci tiene a sottolineare che, con gli stessi strumenti anche altre aziende sfruttano queste pratiche. Molti strumenti utilizzati dal social, per raccogliere i dati, vengono utilizzati da altri servizi online. Basta pensare alla possibilità di accedere ad un servizio utilizzano il proprio account Google. Il funzionamento è lo stesso e il social, ci tiene a ricordarlo a tutti, nonostante sia finito solo lui stesso all’interno dello scandalo.