La scelta di Huawei è rivolta anche ai competitor impegnati nella corsa alla connettività 5G, ragionando sul fatto che la maggior parte dei consumatori non si accorgerebbe della differenza rispetto al 4G.
Lo sviluppo del network della prossima generazione è stato argomento di discussione per diversi anni tra produttori di smartphone e operatori mobili. La voglia di metterci per primi le mani poggia sulla versatilità che il 5G offrirebbe: dallo sviluppo di app per connetere le automobili, al tanto decantato Internet of Things (IoT), fino al potenziamento della rete mobile.
Huawei ha maturato questa decisione proprio durante il Mobile World Congress 2018, quando la connessione 5G e IoT furono oggetto di molti tavoli di discussione e padiglioni a tema. Nel contesto di quell’evento, il CEO di turno Eric Xu raccontò che, sebbene l 5G avrebbe migliorato il network e la connettività mobile, sarebbe stato difficile per le aziende ricavarne dei profitti. Ricavi che avrebbero dovuto coprire ingenti costi di ammodernamento delle infrastrutture di tutti i paesi.
Il business plan di Huawei sul tema 5G
Eric Xu ha confermato tuttavia che l’azienda, già molto influente nella ricerca del 5G, continuerà di certo lo sviluppo della nuova rete. Così come non si fermerà lo sviluppo di nuovi prodotti pronti per sfruttare il 5G. Il primo smartphone Huawei dotato della nuova connettività potrebbe arrivare nella seconda metà del 2019, mentre le proiezioni di mercato indicano che per il 2026 ci saranno oltre 2,3 miliardi di connessioni 5G.
Nell’intervallo di quei sette anni si giocherà la partita intorno a questa nuova rete potentissima, non prima, perché Eric Xu crede che il mercato del 4G non è ancora stato sfruttato a fondo.