Nelle scorse settimane e nei scorsi giorni è stato evidente il disappunto manifestato sulle pagine social di Wind. Come vi avevamo annunciato da mesi, la compagnia in questo aprile ha applicato le tanto attese rimodulazioni a tutti i contratti ora in essere.
A seguito dell’entrata in vigore della legge 172/12 sono stati eliminati i pagamenti ogni 28 giorni, con la conseguenza presa di posizione da parte di Wind e degli altri provider.
Per mantenere i pagamenti inalterati rispetto al 2017, le telco hanno applicato un aumento dell’8,6% su base mensile.
Lo scenario, nonostante gli aumenti siano andati in scena, è però cambiato rispetto al recente passato. L’AGCOM è entrata a gamba tesa contro i provider per evidenziare un comportamento non trasparente nei confronti degli utenti.
Da qui nasce la reazione di Wind. Il brand ha infatti deciso di rivedere le sue posizioni. Stanti gli aumenti effettuati in questo mese, dai prossimi rinnovi tutti gli utenti potranno avere a disposizione uno sconto di pena.
Anziché pagare l’8,6% in più ogni mese, i clienti a partire da maggio pagheranno l’8,3% sui costi di inizio anno. Questione di pochi centesimi, fondamentali secondo Wind per placare le ire dell’AGCOM.
L’azienda, inoltre, andrà a rimborsare tutti i pagamenti di questo aprile con credito extra pari allo 0,3% sempre a partire da maggio.
Le modifiche saranno valide sia per la telefonia fissa sia per quella mobile.