Notizia di settimana fa era quella in cui Apple aveva deciso di appoggiarsi a LG per la fornitura di display OLED per i propri iPhone. La compagnia aveva deciso di distaccarsi in parte da Samsung, il partner precedente, per diversificare la dipendenza, o forse per evitare di dare una mano al diretto concorrente. La cosa potrebbe essergli ritorta contro visto che la società sudcoreana non sarà in grado di produrre tutte le unità richiesta.
Proprio sulla scelta di non basarsi completamente sul Samsung per “affiancarla” a LG, non tutti ad Apple erano concordi, ma era quasi una scelta obbligata. Alcuni analisti hanno avvertito per mesi i dirigenti di trovare un’altra compagnia per la scorta di display OLED. Il problema era affidarsi solo ad un produttore in quanto quest’ultimo avrebbe potuto scegliere il prezzo più conveniente a loro
. Con due, non ci sarebbero stato questo problema.LG aveva già avuto problemi in passato con questi display. Con i suoi V30 il risultato non era stato quello sperato, con una qualità non eccelsa. Neanche la partnership con Google non è stata perfetta. Per i compratori dei Pixel 2 XL era come tirare una moneta per vedere se usciva testa o croce. In alcuni dispositivi c’erano infatti problemi di visualizzazione. Risultati deludenti visto e considerato il successo ottenuto con i pannelli per le TV, ma per gli smartphone, il discorso è tutto un altro.
Ora Apple sarà costretta a cercare un altro partner, cosa non facile, con il rischio di ritrovarsi con l’acqua alla gola. Già gli iPhone X, che usano schermi di Samsung, hanno avuto problemi durante la linea di produzione, ma questa volta è peggio.