Il regolamento generale sulla protezione dei dati è in fase di elaborazione dal lontano 2015. Dopo il caso Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebook, sembra che il procedimento si sia velocizzato.
Arriverà infatti in Europa il 25 maggio. Si parla di un testo che mira a rivedere e soprattutto rafforzare le politiche di protezione dei dati di molte piattaforme. Con lo scopo di salvaguardare l’identità di tutti i cittadini.
Cambridge Analytica ha portato Facebook in una crisi profonda, la più importante di tutta la storia del social network. Per gli utenti la privacy non è mai stata così importante prima d’ora. Non solo i cittadini americani sono stati coinvolti nelle elezioni presidenziali di Trump, ma anche moltissimi cittadini Europei.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati, chiamato anche GDPR, è voluto da Facebook come standard globale per la sicurezza. Anche se ci vorrà molto tempo prima che anche gli Stati Uniti ordinino le questioni sulla protezione dei dati. Il primo passo del social è stato quello di permette agli utenti di scoprire se sono stati coinvolti nello scandalo o meno.
Ha infatti modificato i termini e le condizioni, successivamente aggiungerà anche altri controlli per spiegare perché i dati vengono raccolti. Gli utenti potranno decidere se accettare o meno la pubblicità segmentata controversa. In alcuni paesi, i ragazzi con meno di 15 anni dovranno necessariamente richiedere il permesso ai genitori per accedere al social.