Amazon Prime, colosso mondiale dell’e-commerce, travolto da una nuova tempesta. Basta aprire Twitter per leggere i post di clienti totalmente attoniti che chiedono la riapertura del proprio account.
Nelle ultime ore, difatti, molti utenti stanno utilizzando l’hashtag #amazonclosed discutendo della chiusura, del tutto sorprendente, dicono, dei loro profili su Amazon Prime: sono, infatti, stati bloccati centinaia di account portando così ad un aumento esponenziale della mole di lavoro del customer care impegnato nell’assistenza clienti.
I clienti affermano, unanimemente, di essere stati avvisati al momento del tentativo di accesso al sito che i loro account non fossero più esistenti senza alcuna altra spiegazione e senza poter accedere e cancellare tutti i dati sensibili appartenenti al loro profilo e ormai in possesso di Amazon.
La risposta da parte del colosso alle innumerevoli richieste della clientela è stata del tutto generica, contraddittoria e non affatto delucidativa. Un portavoce dell’azienda ha infatti replicato in merito alla questione: “La fiducia dei clienti è una delle principali priorità per Amazon. Per proteggere tale fiducia, adottiamo una serie di azioni, tra le quali la chiusura degli account che hanno violato le nostre norme. Se un cliente ha una domanda in merito al proprio account, consigliamo di contattare il servizio clienti per consentirci di indagare e adottare le misure appropriate”.
In merito a queste dichiarazioni le domande degli utenti al servizio di customer care non si sono fatte attendere così come le risposte del servizio clienti;
secondo Amazon Help, infatti, gli account sono stati bloccati poichè violavano la policy del contratto di abbonamento Amazon e la policy riguardante le recensioni.
Altri utenti hanno, invece, subito il blocco, sempre secondo le risposte rilasciate da parte dell’assistenza clienti, a causa del fatto che il loro account fosse collegato ad una email di un profilo già precedentemente chiuso, mentre altri ancora hanno ricevuto come unica informazione quella che il loro profilo non fosse stato eliminato o chiuso definitivamente, ma solo temporaneamente sospeso in attesa di ulteriori accertamenti da parte della stessa Amazon.
Altri utenti, infine hanno visto la chiusura del proprio account Amazon Prime, senza preavviso, su una base quasi statistica, per aver “manifestatamente superato la soglia nella normalità dei casi”, ovvero per aver superato una quota interna (e dunque stabilita dallo stesso sito) di resi effettuati.
Sembra che nemmeno gli stessi dipendenti siano in grado di dare una spiegazione valida e precisa per ciò che concerne la chiusura dei vari account, molto probabilmente Amazon ha solo deciso di rendere la policy più rigida in modo che anche gli utenti più furbi la rispettino, senza aggirarla per ottenere buoni regalo o prodotti in omaggio. Sono state, infatti, molte le confessioni degli utenti, nel coro delle tante lamentele: alcuni hanno ammesso, senza remore, di aver recensito in modo brillante dei prodotti ricevuti in omaggio o di aver falsato le recensioni per ottenere delle carte regalo da parte dei venditori Amazon.
Account chiusi anche per troppi “Resi” ad Amazon
Non si è nemmeno riusciti a far chiarezza sul fronte della chiusura degli account per aver esercitato troppo spesso, a detta del sito, il “diritto di recesso”, ovvero per aver esercitato una garanzia che Amazon fornisce inclusa nel prezzo dell’acquisto effettuato e che, in questo modo – con questo provvedimento – viene automaticamente a decadere.
La palla ritorna, dunque, ora, nelle mani del colosso statunitense che lascia tutti in attesa di un comunicato ufficiale che consentirà di dare spiegazioni chiare e definitive alla faccenda per arginare le lamentele e per salvare la figura e la credibilità agli occhi del consumatore dell’intera azienda.