Il futuro delle SIM è nel formato eSIM, ma al momento lo sviluppo ha subito un rallentamento dopo le accuse rivolte alle compagnie statunitensi AT & T e Verizon. Sono accusate di sabotaggio e per questo sono state sottoposte a indagini da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Questo standard, spiegato meglio qua, è sostanzialmente un formato che facilità la mobilità dei consumatori. Attualmente sono usati negli smartwatch e anche nei Google Pixel 2.
Paura dell’innovazione
Questa caratteristica è esattamente il motivo per cui alcuni operatori di telecomunicazioni hanno presumibilmente cercato di bloccare la sua adozione. Secondo il New York Times, queste due aziende sono stati accusati di lavorare insieme alla GSMA. Si tratta dell’organizzazione responsabile della standardizzazione della tecnologia utilizzata nel settore delle telecomunicazioni mobili. La denuncia è partita da un vettore senza nome e da Apple.
Serve per stabilire gli standard in merito e le compagnie stanno collaborando con questo ente per creare uno standard che bloccherebbe un dispositivo per una singola rete, anche se sfruttasse la tecnologia eSIM. Uno sviluppo di tale tecnologia sarebbe antitetica ai vantaggi di una SIM integrata e potrebbe sabotare lo sviluppo di quest’ultima.
Le compagnie prese in cause hanno riconosciuto tali accuse, ma hanno risposto che è solo uno spreco di tempo. Il GSMA ha confermato la produzione di tale eSIM, ma anche detto di aver bloccato lo sviluppo, almeno finché l’indagine non si concluderà.
Tra le altre, questa organizzazione è importante a livello universale ed responsabile anche per la Rich Communication Services. Si tratto dello standard che vuole usare Google per sostituire il sistema di messaggi usato finora. Tornando all’eSIM, se la causa in merito darà ragione a chi ha mosso l’accusa, tale tecnologia potrebbe morire .