Questo “Piccolo”, “trascurabile” inconveniente è stato notato da Andrey Meshkov, il co-fondatore del blocco pubblicità AdGuard, il quale ha scoperto che un certo numero di estensioni di blocco degli annunci, ora disponibili, sono state deliberatamente progettate per apparire legittime ma nascondono altri scopi.
Meshkov ha scoperto che l’estensione AdRemover per Chrome, che all’epoca contava più di 10 milioni di utenti, aveva un codice nascosto all’interno di un’immagine caricata dal server dei comandi remoto. Ciò ha dato al creatore dell’estensione la possibilità di cambiare le sue funzioni senza la necessità di aggiornarle, cosa che va contro la politica di Google.
Anche se Meshkov non ha specificato a quale scopo l’estensione stava raccogliendo dati, ha detto che avere quel collegamento a un server remoto è pericoloso, perché potrebbe modificare il comportamento del browser in molti modi, come alterare l’aspetto delle pagine, raccogliere le informazioni dell’utente o caricare estensioni aggiuntive che l’utente non ha mai richiesto.
Per evitare sorprese, quindi, Meshkov ha consigliato di consultare direttamente il sito web dello sviluppatore dell’estensione che si desidera installare, sul quale sarà possibile reperire un link allo store autorizzato dove poter procedere all’installazione in totale sicurezza.