La storia ha avuto origine qualche mese fa. Come ogni anno, la Lega Calcio ha indetto il bando con il quale assegnare i diritti relativi alla visione dei prossimi anni di Serie A. Il bando chiedeva una cifra base di 1 miliardo di euro. La spesa, secondo le principali realtà in Italia, era troppo elevata. Sky e Mediaset Premium non riuscirono a raggiungere la base d’asta, discorso diverso per MediaPro.
Definita tecnicamente una broker di diritti, l’azienda non dispone delle infrastrutture necessarie per trasmettere in Italia, ma deve appoggiarsi ad altre realtà già presenti sul territorio.
Pertanto, sebbene sia riuscita ad acquisire i diritti, superando di 1000 euro la base d’asta, deve indire un nuovo bando con il quale vendere le trasmissioni.
Sky si è da sempre opposta, temendo di perdere la propria posizione privilegiata, ma sopratutto tanti posti di lavoro per i suoi dipendenti. Inizialmente aveva giurato battaglia, e così è stato. Con un provvedimento di urgenza da parte del Tribunale Civile di Milano, è riuscita a bloccare il bando, almeno fino al 4 Maggio, giorno in cui verrà emessa la sentenza definitiva.
Al momento, quindi, gli abbonati possono stare tranquilli. Nel prossimo triennio la Serie A si vedrà sicuramente su Sky, nel frattempo è possibile consolarsi con l’esclusiva Champions League, sempre fino al 2021.