I clienti TIM, Vodafone e Wind 3 hanno di che rallegrarsi. Dopo gli annunciati aumenti di inizio aprile, l’AGCOM è intervenuta a gamba tesa per fermare le rimodulazioni unilaterali dei contratti andate in scena in questa primavera.
A seguito l’applicazione della legge 172/17 dello scorso dicembre, le compagnie telefoniche hanno deciso di applicare dei sovrapprezzi alle loro tariffe, onde evitare un gettito economico inferiore rispetto al 2017.
La percentuale prevista per l’aumento era dell’8,6% su ogni piano ricaricabile ed in abbonamento. Ora tutto cambia.
Vodafone, dopo l’ammonizione dell’AGCOM, è stata la compagnia più retta. Il provider britannico ha deciso di eliminare ogni tipo di aumento dai suoi listini. Pertanto, con grande gioia degli attuali clienti, non ci saranno sovrapprezzi
da pagare da qui all’immediato futuro.Discreta anche la reazione di TIM. Il provider italiano ha deciso di tagliare la percentuale dell’8,6%. A partire da maggio gli abbonati dovranno pagare rinnovi maggiorati del 7,9% rispetto ai primi mesi del 2018.
Emblematica, invece, la contromossa di Wind 3 alle ammonizioni dell’AGCOM. Il provider ha scelto di diminuire simbolicamente gli aumenti. Anziché pagare l’8,6% in più, ci sarà una riduzione dello 0,3%. Questione di pochi centesimi, quasi irrilevanti per gli utenti attivi.
Wind, però, attuerà anche dei rimborsi. A partire da maggio i clienti saranno rimborsati con credito extra sul proprio conto per una somma sempre pari allo 0,3% sull’importo pagato ad aprile.