L’ente cinese ha certificato uno smartphone, o meglio un modello, avente una configurazione hardware leggermente diversa da quella pubblicata per la prima volta, sempre sul database del TENAA, lo scorso mese.
Xiaomi Mi 6X avrebbe dovuto essere disponibile in due versioni, con significative differenze per quantitativo di RAM e storage: nella fattispecie, avremmo dovuto vedere commercializzata una versione da 4 GB di RAM + 64 GB di storage ed una con 6 GB + 128 GB.
Ma ora il TENAA stravolge tutto. Innanzi tutto, il nuovo modello ha il medesimo design, ma numero di modello differente – M1803E6E. È dotato di una doppia fotocamera posteriore allineata verticalmente, nell’angolo in alto a sinistra, e simile ai più recenti Xiaomi Mi MIX 2S e Redmi Note 5. Il dispositivo ha anche un sensore di impronte digitali montato posteriormente, ed un design della antenne a forma di U sui bordi superiore e inferiore.
La vera sorpresa sta nella configurazione hardware. Dopo avervi confermato in anteprima l’impiego del chipset Snapdragon 660, l’ente cinese certifica la presenza di un processore octa-core da 2.0GHz che sicuramente non l’ultimo e più potente midrange di casa Qaalcomm.
Che Xiaomi Mi 6X sia commercializzato anche in una o più varianti con chipset Snapdragon 625? Probabile. D’altronde, Xiaomi non è nuova a questa strategia di marketing, basti vedere Xiaomi Redmi 5 e Redmi 5 Plus (a proposito, hai letto la nostra recensione completa?).
Il dispositivo viene equipaggiato con una batteria da 3000 mAh ed un display HD+ di 1440 x 720 pixel. Il nuovo modello hasarà disponibile anche in versione 2 GB / 3 GB di RAM e 16 GB / 32 GB di storage.
La netta differenza nelle specifiche suggerisce la probabilità che questo dispositivo sia in realtà uno smartphone completamente diverso dal Mi 6X, ma il design rende tutto più confuso. Forse, Xiaomi vuole differenziare ulteriormente l’offerta, o – ancor più probabile – lanciare una variante economica dello smartphone con un nome completamente diverso.