Cliccando nel collegamento ipertestuale presente nell’SMS veniamo reindirizzati automaticamente su una pagina web apparentemente identica a quella di Poste Italiane. Nessun inganno sembrerebbe, e iniziamo ad inserire i nostri dati personali assieme ai dati della carta seguendo la procedura guidata. Nulla di più sbagliato! In questo modo si è messo, involontariamente, ma dando la nostra autorizzazione, nelle mani dei truffatori i propri dati personali e non solo, i dati della carta cosi che i malfattori di turno possono fare acquisti quanto vogliono, tanto non pagano loro.
Nell’ultimo periodo è stato segnalato che anche Whatsapp è stato preso di mira da alcuni malfattori: malfattori digitali possiamo chiamarli visto che usano una nuova tecnologia, usata da milioni di utenti per i loro affari sporchi. Allo stesso modo come avviene per l’SMS truffa
, anche nel messaggino di Whatsapp ci viene spiegato che la carta è stata bloccata per problemi di sicurezza e che per procedere alla riattivazione basta seguire la procedura guidata al link inviatovi.Dopo aver brevemente spiegato queste due tecniche di Phising. Ricordiamo che per phising si intende qualsiasi tipo di inganno, via internet, da parte di uno o più malintenzionati che cercano di ingannare la vittima convincendola a fornire dati personali.
Il consiglio che possiamo dare in merito all’arrivo di questi tipi di SMS è quello di diffidare immediatamente. Perché? Perché, da anni ormai che lo dice, Poste Italiane non invia SMS, Whatsapp, Mail o Telefona per sapere i vostri dati personali. È bene diffidare da ogni tipo di richiesta dati e presentarsi alla Posta più vicino a voi o controllare tramite l’app che tutto sia in regola. Quindi bisogna prestare la massima attenzione ogni qualvolta ci registriamo in un sito web dove vengono richiesti i nostri dati perché non sappiamo chi c’è dalla parte opposta del nostro schermo.