A quanto pare la mossa di Apple non sembra chiara e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di intervenire per comprendere meglio gli scopi dell’azienda. Secondo la Commissione l’unione Apple-Shazam potrebbe creare problemi ai vari servizi di musica in streaming limitando ai vari utenti le possibilità di scelta .
Una delle preoccupazioni maggiori sarebbe la possibilità di un “doppio gioco” da parte di Apple che potrebbe utilizzare Shazam, l’app che permette di riconoscere brani musicali in pochi secondi, per invogliare gli utenti ad utilizzare Apple Music.
Lo scorso 6 febbraio una comunicazione di Svezia, Italia, Norvegia, Austria, Islanda e Spagna aveva annunciato diverse preoccupazioni all’AGCM. Adesso la Commissione avrà 90 giorni per prendere una decisione.
Che sia un modo per rispondere ai cambiamenti intrapresi da Spotify, concorrente principale di Apple Music, non è sicuro ma nemmeno da escludere.
Shazam è l’applicazione che permette di riconoscere un brano musicale in pochissimi secondi ma non offre musica in streaming. L’unione con Apple potrebbe quindi sorprendere tutti gli utenti senza lasciar spazio a rivali. Sarebbe un ottimo mezzo per Apple Music per interrompere la continua competizione con Spotify.
Oggi lo streaming è il mezzo più utilizzato per ascoltare musica e gli scontri tra i vari colossi non sono rari ma l’acquisto intrapreso da Apple potrebbe modificare sensibilmente la situazione.Entro il 14 settembre 2018 l’Autorità dovrà portare a termine l’inchiesta.