HomePod è lo speaker di Apple che è stato presentato non molti mesi fa. Inizialmente è stato lanciato come un dispositivo particolare, in grado di poter arrivare allo stesso livello di altri. La parte Smart però non è gestita da Siri come riescono agli altri Assistenti. Per questo motivo le vendite sono calate e, l’azienda ha deciso di tagliarne la produzione.
Appena subito dopo il suo lancio sono stati riscontrati dei problemi, vi ricorderete sicuramente delle macchie causate dal dispositivo sui pianali in legno. Problema sicuramente non indifferente.
Apple taglia la produzione di HomePod perché non vende come sperato
Il comparto Smart del dispositivo gestito da Siri non è arrivato ai livelli di Google Assistant o di Amazon Alexa. Per questo motivo gli utenti preferiscono orientarsi verso altri speaker, anche perché vi ricordo che il prezzo di HomePod non è certo basso, si parla di quasi 350 dollari. L’azienda di Cupertino, secondo la notizia riportata da CultOfMac, avrebbe abbassato la produzione da 500.000 a 200.000 unità al mese.
Gli stessi dati, sono successivamente stati confermati da Deutsche Bank, che non prevede più di 2.5 milioni di HomePod venduti durante il suo primo anno di vita. L’azienda sta infatti pensando di lanciare anche una versione più economica dello speaker. Un’altro “problema” dello speaker riguarda la troppo dipendenza dal sistema Apple, un utente che utilizza uno smartphone Android farebbe fatica ad utilizzarlo.
HomePod è dotato di connettività wireless, questa connettività però non è data dal classico Bluetooth, ma da AirDrop, disponibile solamente sui dispositivi iOS e macOS. Manca anche il supporto a Spotify e altri servizi di streaming, infatti l’unico modo per ascoltare della musica è utilizzando Apple Music o iTunes Store. Apple dovrà quindi convincersi ad effettuare dei cambiamenti se vuole che la vendita di HomePod cresca.