Il documento non è ovviamente un manuale per ottenere l’espulsione desiderata. O sì, tutto dipende da quanto vuoi essere antisocial. È una guida molto completa sulle regole della community applicate da Facebook per garantire una coesistenza regolare e le ipotesi che fanno sì che un account venga sanzionato o addirittura sospeso per sempre. Il documento è importante perché, in effetti, è la prima volta che Facebook pubblica le regole complete. Finora aveva solo comunicato le linee guida generali che, tuttavia, non erano dettagliate.
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Il documento cita, tra gli altri, quanto segue:
In ciascuna sezione, è possibile trovare un articolo scritto da Facebook stesso che definisce in dettaglio quel che nel social network è considerato dannoso per la convivenza con gli altri utenti. L’immagine di una madre che allatta suo figlio, ad esempio, non è un contenuto censurato da Facebook (anche se fino a poco tempo fa lo era).
Bene, la verità è che non è abbastanza. Quello che succede quando si pubblica una foto inappropriata è, per cominciare, il fatto che gli algoritmi automatici del social network lo bloccano e nessun altro lo vede tranne te. Su Facebook spiegano:
“Le conseguenze della violazione delle nostre Norme della community variano a seconda della gravità dell’infrazione e della cronologia di Facebook della persona. Ad esempio, la prima volta che una persona viola le regole, possiamo inviarti un avviso, ma se continui a violare le norme, possiamo limitare la tua possibilità di pubblicare su Facebook o disabilitare il tuo profilo. Possiamo anche notificare alle autorità locali se riteniamo che vi sia un rischio di danno fisico o di minacce dirette alla sicurezza pubblica.”
Oltre ai robot che tracciano il social network, Facebook mantiene un piccolo esercito di 7.500 moderatori che esaminano i contenuti sulla rete 24 ore al giorno. Ad ogni modo, il modo migliore per far raggiungere contenuti a questi moderatori è segnalarlo.
Generalmente la rete inizia inviando una notifica all’utente quando rileva contenuti inappropriati. La novità, d’ora in poi, è che l’utente può richiedere che un supervisore umano riesamini la decisione se crede di essere stato ingiustamente sanzionato. Questo processo può essere avviato dalla stessa notifica e richiederà circa 24 ore. Non è ancora esteso a tutti gli utenti. Ci vorrà un po’ di tempo perché la novità è stata appena annunciata.