TIM, Vodafone e Wind 3 ritornano ad agire all’unisono, questa volta in senso positivo per tutti gli utenti. Ad inizio mese, l’AGCOM – l’ente che si occupa della tutela dei consumatori – ha ammonito con severità le telco in seguito alle rimodulazioni unilaterali dei contratti previste proprie per queste settimane.
Con l’entrata in vigore legge 172/17 dello scorso dicembre, gli operatori hanno fatto scudo decidendo di applicare percentuali di rialzo sulle attuali tariffe, al fine di evitare minori entrate economiche rispetto al 2017.
La percentuale di aumento è stata stabilità ell’8,6% sulle ricaricabili e sugli abbonamenti. La voce dell’AGCOM ha sconquassato tutte le carte.
TIM ha deciso di reagire in questo modo.L’operatore nazionale ha optato per un taglio della percentuale. Da maggio gli abbonamenti saranno maggiorati del 7,9%
rispetto ai primi pagamenti del 2018.Vodafone è stata a dir poco sorprendente. Il gestore inglese è quello che ha preso con maggior serietà la voce dell’AGCOM. Pertanto, gli utenti avranno di che rallegrarsi: non ci saranno aumenti in merito.
Di tono minore, invece, l’operato di Wind 3. La compagnia ha deciso di mettere in pratica una leggera diminuzione degli aumenti. Anziché l’8,6% in più, si pagherà l’8,3% in più. Pochi centesimi in ballo…
Wind, però, a differenza di altri darà vita anche a dei rimborsi. Sempre da maggio gli utenti saranno rimborsati con credito extra per una somma pari allo 0,3% di quanto speso ad aprile.