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YouTube tenta di garantire la libertà dei contenuti evitando violazioni delle regole

Non è un segreto che Youtube ora più che mai deve garantire l’equilibrio tra regole rigorose e autoritarie, sui contenuti offerti e monetizzati, e la libertà consentita ai creatori per postare.

A quanto si dice, YouTube ha previsto di migliorare ulteriormente i suoi sistemi con l’apprendimento automatico. In tal modo ci sarà un ulteriore aiuto umano che permetterà di filtrare meglio i contenuti. Al momento, tutti i contenuti che finiranno sul programma Preferred Partner di Google saranno appunto “filtrati a mano”. YouTube ha una sorta di help desk progettato per aiutare a visualizzare i contenuti non validi prima che vengano pubblicati.

Youtube sta cercando l’equilibrio tra la possibilità di pubblicare liberamente video e impedire che siano violate le normative vigenti

I dettagli sono apparentemente semplici. L’algoritmo di YouTube nella sua forma attuale è sufficiente per eseguire circa il 75% della moderazione dei contenuti. L’intelligenza artificiale è in gran parte in grado di giudicare il contenuto che è apertamente in violazione degli standard della comunità. Però i contenuti cattivi apparentemente sensibili o ben nascosti possono infiltrarsi nel sistema. Essi non dovrebbero, ovviamente, sfuggire ad un revisore umano. La speranza di YouTube è che osservando come i revisori umani fanno il loro lavoro, l’algoritmo sarà in grado di coglierne le norme,

dato che fungono da bussola morale per i revisori.

Questa, ovviamente, è solo una panoramica approssimativa. Come per qualsiasi cosa nel campo dell’IA, specialmente quando sono coinvolte le sensibilità emotive e morali degli umani, le cose sono destinate a diventare almeno un po’ caotiche all’inizio. L’intelligenza artificiale può essere soggetta a tutti i tipi di problemi strani e inaspettati. YouTube ha già affrontato una serie di crisi negli ultimi due anni. La maggior parte di esse sono accadute poiché l’IA non può eguagliare la sensibilità umana in un compito atto alla moderazione dei contenuti.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano