Da alcuni giorni è stata scoperta una nuova truffa verso coloro che vogliono diventare clienti TIM, infatti, un famoso call center di Pompei promuoveva il modem gratis mentre il costo mensile era di 5 euro.
Questi centralini, se da una parte si presuppone che il loro compito sia quello di offrire e proporre alcuni servizi basati su telefonia e utenze varie, dall’altra, alle volte, sono motivo principale di truffe e inganni.
Sempre più spesso, infatti, ci si trova a rispondere a telefonate in cui vengono proposte offerte vantaggiose e apparentemente migliorative dal punto di vista economico. Proprio per questo motivo, la prima reazione è quella di interesse da parte della “vittima” che invece di troncare la telefonata in maniera veloce e negativa, preso dall’entusiasmo, si fa condizionare e cade nel tranello.
Modem TIM gratis, ma era solamente una truffa
Nel caso delle compagnie telefoniche, alcuni call center che non sono direttamente alle dipendenze dell’azienda con la quale si va a stipulare il contratto, attuano delle tecniche false pur di chiudere un contratto che spesso comportano a fornire informazioni false e sbagliate e offerte che non corrispondono a quelle reali fornite dall’azienda mandataria.
Ultimamente è andato in onda sul noto programma televisivo “Le Iene” un servizio dedicato proprio ad un call center di Napoli che si occupava di stipulare contratti per una nota compagnia telefonica garantendo alle persone che venivano contattate da loro, un contratto di telefonia fissa con modem incluso nel prezzo anche quando, in realtà l’offerta ne prevedeva un costo specifico pari a 5 euro al mese.
La strategia da loro utilizzata si componeva di due fasi: nel momento in cui veniva effettuata la prima telefonata si proponevano condizioni in realtà inesistenti e false come il costo del modem già incluso nel prezzo pur di suscitare interesse nel possibile cliente o “vittima”, solo con una seconda telefonata, ovvero nel momento in cui si sarebbe dovuto concludere il contratto con la registrazione delle condizioni, veniva detto in maniera ambigua la reale condizione, ovvero il costo del modem venduto in abbinata, non incluso nel prezzo ma con consegna gratuita.
Una volta, però, registrata la telefonata e attuato il contratto, la possibilità di recedere da quest’ultimo da parte della “vittima” era quello di pagare una penale che corrispondeva all’intero costo del modem. A tal proposito, le autorità tutelano queste “vittime”, le quali hanno la possibilità, per legge, di recedere entro e non oltre i 14 giorni successivi alla registrazione o alla firma del contratto se stipulato via internet, senza nessun costo di recesso o di penale, importante ricordare anche che questa legge non trova attuazione per contratti stipulati all’interno di negozi o attività commerciali.
Logicamente TIM non c’entra nulla con questa truffa visto che la società di Call Center è esterna e quindi proprietaria di un appalto.