Avrete sicuramente sentito che il CEO di WhatsApp, Jan Koum, ha dato le sue dimissioni dall’azienda Facebook Inc. Le interpretazioni del motivo sono state davvero molte.
Quasi tutti hanno pensato che le dimissioni del co-fondatore di WhatsApp siano state una conseguenza dello scandalo Cambridge Analytica. Sembra che il motivo principale sia stata l’importanza della crittografia, unico punto di vista differente tra WhatsApp e Facebook.
Il CEO di WhatsApp ha abbandonato Facebook, ecco il motivo
Nell’applicazione di messaggistica è stata introdotta la crittografia end-to-end. Essa assicura che, solo gli utenti coinvolti nella conversazione, possano leggerne i contenuti. Nemmeno l’applicazione stessa può leggerne i contenuti e questo, è uno strumento molto potente che l’azienda ha voluto utilizzare per proteggere la privacy di tutti gli utenti.
Sembrerebbe che la crittografia non piaccia proprio a Facebook perché non permette di lucrare, profilando ogni utente per creare spazi pubblicitari. Infatti, su Facebook come in altri social network, quando ci troviamo a cliccare su un contenuto che ci interessa, parte una specie di “asta” per cercare quali sono i contenuti che possono risultare più cliccabili da noi. Tutto questo ovviamente, si basa sulle ricerche fatte precedentemente. Utilizzano la crittografia end-to-end questo passaggio non sarebbe permesso.
Infatti, il problema di Jan Koum sarebbe antecedente all’uscita dello scandalo Cambridge Analytica. Lo stesso, apre il suo messaggio di dimissioni con queste parole: “È passato quasi un decennio da quando io e Brian siamo partiti con WhatsApp, ed è stato un viaggio fantastico con alcune delle persone migliori. Ma è ora che io vada avanti […] Me ne vado in un momento in cui le persone usano WhatsApp in più modi di quanti avrei potuto immaginare […] Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo viaggio“.