Titolo ironico a parte, la vicenda che dalla Cina si sta portando ai media locali europei è davvero incredibile: controllare i pensieri più reconditi dei lavoratori grazie ad una tecnologia già esistente messa a punto da un Governo che finanzia un nuovo piano di controllo attivo degli impiegati.
Telecamere di sicurezza Smart, sistemi di profiling facciale e vocale di alto livello e tecnologie intelligenti infallibili passano del tutto inosservate di fronte ad un’Intelligenza Artificale che spaventa. Sei triste, stressato, scontento? Un algoritmo può capirlo senza che tu dica neanche una parola. Questa la nuova tecnologia messa a punto in Cina e portata alla nostra incredula attenzione dal South China Morning Post
.Una fonte che si limita ad una sommaria descrizione del sistema senza entrare nei particolari del caso ma che lascia senz’altro spazio a considerazioni importanti sulla materia, presa in esame anche da Barry Giesbrecht, docente di psicologia presso l’Università della California e direttore dell’Attention Lab, il quale riferisce che nonostante non si sia ancora in grado di registrare le onde cerebrali è possibile pensare di riuscire comunque a creare dei sensori in grado di decriptare l’attività elettrica del cervello.
Una tecnologia ancora imprecisa ed in generale poco affidabile ma potenzialmente applicabile in un futuro che vedrà molto probabilmente la nascita di un efficace sistema di monitoraggio sociale. La prospettiva fa letteralmente venire la pelle d’oca. Attenti però, potrebbero scoprivi.