Dal prossimo luglio, dunque, ogni volta acquisteremo benzina e gasolio non utilizzeremo più la più tradizionale “scheda carburante”. Tuttavia, dall’Figisc-Confcommercio e dall’Fnaarc fanno presente che il provvedimento, prima che sia recepito da tutti e diventi alla portata di tutti, “creerà enormi difficoltà operative perché, interessando una platea di milioni d’imprese grandi e piccole, a fronte di circa 21 mila stazioni distribuite sul territorio nazionale, verrebbe congestionata l’attività degli impianti, soprattutto in un periodo, quello dell’esodo estivo, con inevitabili criticità anche per gli automobilisti“.
A fronte di questi numeri, basti pensare che sulle nostre strade e autostrade italiane si muovono milioni di macchine, TIR e altri mezzi con un conseguente notevole utilizzo di carburante. Con l’abolizione della carta carburante, quindi, tutte le stazioni di servizio italiane sulle arterie stradali e autostradali non dovranno farsi trovare impreparate.
In nome della tecnologia di oggi, tutto verrà eseguito e messo sotto controllo attraverso comuni app che, si auspica, possano incontrare tempi di acquisizione d’uso molto breve presso i gestori delle stazioni di servizio. Per far fronte a questa problematica, ecco il motivo per cui si è richiesta tale proroga, magari conciliando un sistema “binario” che presupponga l’esistenza sia della tradizionale scheda carburante che l’uso dell’apposita app. Il tutto in vista di un adeguamento compatto da parte di tutti.
Una volta abbandonata la scheda carburante, tramite app sarà possibile effettuare tutta una serie di controlli. Innanzitutto, sarà possibile associare la targa del veicolo ai chilometri e all’acquisto del carburante. Nondimeno, l’app sarà accettata da tutte le stazioni di servizio che si basano sul circuito Mastercard. Per finire, qualsiasi pagamento sarà tracciabile e verificabile in tempo reale, permettendo così un controllo più accurato e veloce dei flussi di cassa dell’azienda.