Mentre il segmento della telefonia mobile vede il progressivo adattamento al trend evolutivo dei sistemi per la ricarica wireless su smartphone anche da parte di produttori come Blackberry (rimasta volutamente lontana dalla logica di ricarica induttiva), Qualcomm pensa in grande spostando la sua attenzione nel comparto autovetture.
Un produttore che già ha dato ampia manifestazione di interesse e capacità per quanto concerne il partenariato stabilitosi nel contesto della Formula E per la sua Safety Car BMW i8. I sistemi wireless funzionano, su questo non c’è dubbio. Perché non applicare quindi i medesimi principi anche per il mercato consumer delle soluzioni e-car?
Ormai è tutto pronto. Si parla di una proposta in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza di ricarica
(7,4 kW) ed un’applicazione per smartphone che serve da guida per la manovra di parcheggio e sistema di monitoraggio dello stato di ricarica. per la BMW i8 di cui si parlava sopra occorrono circa 60 minuti per un ciclo completo a fronte di un’unità integrata da 7.1KWh.Nel contesto domestico un sistema simile semplifica la gestione del processo di ricarica evitando lo sforzo di inserire i cavi di collegamento ed avendo a disposizione una piattaforma efficace per tutte le tipologie di veicoli elettrici e ibridi plug-in (compresi SUV e crossover con un’elevata altezza da terra).
La vera rivoluzione si avrà nel momento in cui il manto stradale integrerà dei pannelli in ricarica wireless,il che consentirà di abbandonare potenzialmente il cablato a favore di sistemi senza fili sempre disponibili. Molto dipende dagli accordi che il costruttore stringerà con le case automobilistiche, sebbene si pensa che tale optional possa trovare presto posto per le ibride plug-in della serie BMW 530e iPerformance e Mercedes-Benz S 550 e.