Google dedica tempo e risorse al perseguimento dei suoi obiettivi di miglioramento continuo nel settore dell’Intelligenza Artificiale. Un segmento tecnologico per certi versi sconosciuto anche agli esperti, che vedono nel machine learning una sorta di incomprensibile alchimia.
Google: Intelligenza Artificiale come alchimia
Le piattaforme di assistenza vocale mobile Google Assistant e di conseguenza anche i sistemi smart correlati Home ed Home Mini sono la massima espressione consumer di quanto il progresso si sia portato avanti nel campo dell‘Intelligenza Artificiale non programmata.
Il settore è in continua crescita ed in continuo fermento ma a detta dei ricercatori si tratta di qualcosa di difficilmente comprensibile all’uomo. Spesso gli esperti non sanno darsi una spiegazione sul funzionamento degli algoritmi, limitandosi di fatto ad una cieca modifica del programma che consente di integrare nuovi comportamenti e funzioni automatiche per l’apprendimento.
Nel corso della Conferenza internazionale sulle rappresentazioni dell’apprendimento a Vancouver tenutasi lo scorso 30 aprile 2018, gli addetti ai lavori hanno riferito del fatto che gli algoritmi AI agiscono secondo il proprio volere, come se si trattasse di una tecnologia alinea a noi sconosciuta. Parole forti che lasciano aperto uno spazio a considerazioni di carattere rilevante su un potenziale remake di “Terminator”, auspicato a più riprese da personalità altisonanti del mondo Hi-Tech come Elon Musk.
Il team ha anche affermato che la maggior parte dei documenti sull’intelligenza artificiale sono focalizzati su algoritmi che superano i benchmark, non su come funzionano effettivamente gli algoritmi. In tal senso, esiste la concreta possibilità che la cosa possa degenerare? Difficile a dirsi, ma si tratta senz’altro di una tecnologia che (almeno in senso lato) desta non poche preoccupazioni per il futuro.
Sapendo tutto ciò, che cosa ne pensi al riguardo? Facci conoscere pure il tuo personale punto di vista sulla questione.
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