Il successivo di un sistema operativo è dovuto in gran parte anche dalle applicazioni che riesce ad offrire, almeno rispetto al grande pubblico, e quello di Microsoft non fa differenza. Da qualche tempo il Windows Store però sta faticando ad attirare gli sviluppatori, anzi da anni ormai. Per cercare di invertire questa situazione, sta rivoluzionando il mondo in cui quest’ultimi percepiranno le entrate dalle loro applicazioni.
Questo piano ha preso forma alla conferenza per sviluppatori di Build di Microsoft. Stanno modificando le politiche del proprio store per consentire agli sviluppatori di mantenere il 95% delle entrate dalle proprie creazioni. Si passa dal precedente 70% ed è ovvio che potrebbe risultare un ottimo incentivo.
Al momento, questo aumento considerevole è riservato alle applicazioni che non sono giochi. Questi tipi di applicazioni, se fatti a dovere e ottengono successo portano nelle tasche degli sviluppatori, in media, molti più soldi. L’aumento scende all’85% se la compagnia ha aiutato uno sviluppatore a ottenere un cliente attraverso il marketing nel Microsoft Store
.In ogni caso, l’aumento rende più appetibile Windows 10 rispetto al Play Store Android di Google o l’App Store di Apple, che comunque hanno un’attrattiva ben diversa. I due colossi offrono, come in precedenza, il 70% degli introiti che passa ad 85% se un consumatore si iscrive per un anno o più nel momento che viene offerto un abbonamento.
Questa nuova politica verrà offerta sulle app per Windows 10, Windows Mixed Reality, Windows Phone e Surface Hub, ma non quelle per Xbox One. Entrerà effettivamente in vigore entro la fine dell’anno e si applicherà a tutte le app disponibili negli store.