Tra i ragazzi, la percentuale è del 79,4% e tra le ragazze è il 79,2%. Sono dati che si riferiscono al 2015 e mostrano che gli adolescenti sono più inclini a questo senso di inquietudine. La media dei paesi OCSE analizzati è di circa il 55%. Il rapporto mostra inoltre che i giovani trascorrono sempre meno tempo insieme confrontando i dati per il 2012 e il 2015.
Il rapporto indica anche l’importanza di creare il “Profilo dello studente“, che definisce un’identikit degli studenti di riferimento che, spesso, devono raggiungere la fine dell’istruzione obbligatoria. La relazione ritiene inoltre molto importante l’autonomia pedagogica data alle scuole che possono “progettare esperienze di apprendimento allineate con gli obiettivi del profilo dello studente“. E si specifica: “Ad esempio, le scuole possono indirizzare lezioni e attività agli studenti. Pertanto, il progetto affronta gli obiettivi principali della politica, come l’equità e la fidelizzazione. Poiché si tratta di una riforma globale aperta a tutte le scuole, si sforza anche di sostenere l’apprendimento di alta qualità per tutti – non solo per le élite“.