Poco dopo aver assunto la compagnia lo scorso agosto, il veterano del settore ha affermato che il futuro di Uber non può riguardare solo le automobili. A seguito di approfondite revisioni, Khosrowshahi ha continuato a sostenere il progetto del taxi volante dell’azienda. Esso attualmente punta ad un lancio limitato nel 2022. La mossa faceva parte della nuova strategia della startup volta a trasformarla da un semplice fornitore di servizi di passaggio.
Lo stesso vale per l’acquisizione della società di Jump, una startup di noleggio di biciclette elettriche che si dice sia costata all’azienda 100 milioni. La visione del futuro di Khosrowshahi coinvolge Uber che aiuta le persone a spostarsi attraverso le aree urbane usando un’ampia varietà di mezzi, dalle auto e biciclette agli autobus e ai taxi volanti. Il CEO riconosce anche che l’organizzazione di un servizio di carpooling con due persone all’interno di un veicolo è già difficile. Ancor peggio se si pensa a cosa significherebbe usufruire di tale servizio con veicoli volanti.
Uber ha perso circa $ 4,5 miliardi lo scorso anno. L’azienda però non è preoccupata. Khosrowshahi afferma che il taxi volante della compagnia e altri servizi useranno tutti i veicoli costruiti e di proprietà dei suoi partner, proprio come il suo opera core ride-hailing. “Tutto ciò consentirà all’economia di scendere ad un livello che creerà un mercato di massa“, ha detto l’ex CEO di Expedia in merito al ruolo esatto di Uber sul mercato.
Il capo della startup più preziosa del mondo si aspetta anche che la compagnia riprenda il suo programma di test autoguidato nei prossimi mesi. Infatti, per tali ragioni sono stati assunti più esperti da consultare, in seguito a un incidente di marzo a Tempe, in Arizona, che ha visto un pedone jaywalking ucciso dopo che uno dei SUV Volvo XC90 auto-guidanti di Uber non è riuscito a evitare una collisione, non avendo nemmeno tentato.