Come si può evincere da quello che sta succedendo in questi mesi, sembrerebbe che LG non abbia la minima idea di cosa stia facendo. I casi sono due, o la sezione smartphone, dal marketing allo sviluppo, sta facendo delle scelte in base al caso o in realtà c’è un piano ben congeniato dietro.
Basta guardare il complicato percorso che ha avuto l’ultimo flagship della compagnia, il G7. Rimandato più volte per poi essere anticipato rispetto all’ultima data fornita, ha visto anche un cambio di nome, almeno un paio di volta. Prima di questo, non era presente la dicitura ThinQ e quando è arrivata, sono cambiate un po’ di cose.
Il sito canadese della compagnia sembrerebbe essersi lasciato sfuggire un dettaglio piccolo, ma significativo. La vecchia ammiraglia
dell’anno scorso, il G6, ha visto l’affiancamento con ThinQ. Il dubbio che sia un errore di battitura è praticamente nullo visto e considerato che è comparsa un’intera immagine, quella in alto, che presenta la stessa dicitura. Oltre a questo, c’è anche da aggiungere che in seguito a tale sito, anche quello di altri stati hanno presentato lo stesso cambiamento. L’ipotesi più accredita, a questo punto, è che questo è un rebranding dell’intero dispositivo.Non sarebbe la prima volta che LG fa una cosa del genere. L’esperimento, se così si può chiamarlo, è stato fatto con il V30 il cui aggiornamento è stato fatto rilasciando il V30S ThinQ. In ogni caso, Android Authority, ha chiesto direttamente alla compagnia sudcoreana e sta solo aspettando la risposta.
Se foste interessati proprio al G7 ThinQ, ecco la nostra recensione.