Gli animali cyborg non rappresentano soltanto un’idea “campata per aria”, ma si coniugano nel contesto di un sistema che vede allinearsi perfettamente natura e tecnologia. In particolare, si sono condotti 6 esperimenti il cui scopo è quello di sfruttare le abilità specifiche di una determinata specie, trasformando ad esempio un insetto in un sistema al servizio dell’umanità. Una situazione che lascia comunque spazio a discutibili risvolti etici.
SCARABEO CYBORG
Da Singapore si presenta uno scarabeo cyborg radiocontrollato tramite impulsi elettrici. Il coleottero Hi-Tech prende spunto dalla specie di Mecynorhina torquata e usa elettrodi articolari per il controllo della direzione di movimento. A cosa potrebbe servire? Per missioni di soccorso, o anche per rilevare presenza di agenti chimici in laboratori o scenari di guerra.
LOCUSTE CYBORG
— FunkyNewest (@FunkyNewest) May 10, 2018
Le locuste cyborg, invece, saranno impiegate per la ricerca attiva di materiale esplosivo ed elementi dannosi. Anche qui l’elemento viene controllato da elettrodi collegati al cervello, ed il tutto si coadiuva anche della presenza di un LED posizionato sul dorso che funge da sorta di sistema di notifica. Verrà impiegato nel contesto dei progetti della US NAVY svolti in collaborazione con i ricercatori dell’Università di St. Louis.
SCARAFAGGI CYBORG
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Gli scarafaggi cyborg sono oggetto di numerose ricerche e per quanto impressionanti e nauseanti possano sembrare torneranno utilissimi in condizioni di grave emergenza per la ricerca dei superstiti. Sono, infatti, le uniche creature a poter sopravvivere per lunghi periodi in presenza di agenti radioattivi.
GATTO CYBORG
Si passa dagli impressionanti e temibili insetti ai quadrupedi. In questo caso si incontra il gatto cyborg, un felino con l’antenna nella coda, il microfono nella testa e gli altri componenti dislocati nel corpo.
SQUALI CYBORG
Il Re di tutti i mari diventa tecnologico grazie ad un’idea proposta del DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), la quale ha portato avanti il progetto per uno squalo cyborg rientrato in un investimento di ben 600.000 dollari. Lo squalo si nuove seguendo la stimolazione olfattiva alla ricerca di cibo e quando attratto dall’odore del sangue, ed in questo frangente si è ben pensato di comandarlo “a bacchetta” contro il suo stesso volere, realizzando un ibrido davvero poco consueto e temibile.
TARTARUGA CYBORG
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La tartaruga cyborg arriva invece dalla Corea del Sud, dov’è in studio un modello di sistema non invasivo e non doloroso per l’animale, che viene stimolato sfruttando il suo istinto per aggirare gli ostacoli. Un sistema elettronico a forma di cilindro nero è posizionato nella sfera del campo visivo dell’animale, che può essere mosso nella direzione desiderata.