Una delle politiche di OnePlus, che facevano capo anche al motto Mai accontentarsi, era quella di offrire dei dispositivi premium ad un prezzo più basso della concorrenza. Il primo smartphone, con prestazioni molto simili a quelle del Galaxy S5 di Samsung. Certo, erano stato fatto qualche sacrificio, ma era una valida alternativa ai soliti marchi riuscendo anche a diventare un punto fisso per molti appassionati Android.
È passato qualche anno dal primo modello e adesso, da poco presentato, siamo al OnePlus 6. Come al solito un fiore all’occhiello, un flagship di tutto rispetto che non ha nulla da invidiare con gli altri. Certe cose però sono cambiate, e non solo l’hardware sotto la scocca o il design. È sotto gli occhi di tutti che il prezzo di questi dispositivi è anno dopo anno salito quindi sorge una domanda, il motto è ancora valido?
Guardando i prezzi in dollari, il primo costava originariamente 299 dollari e sfruttava un processore Snapdragon 801 con un display LCD IP da 5,5 pollici. Poi abbiamo il modello 2, o Two, il cui costo di vendita ha visto un aumento di 30 dollari per un processore Snapdragon 810 e qualche funzione in più in generale.
In seguito abbiamo il 3 che ha visto un aumento di 70 dollari, 100 se lo paragoniamo all’originale. Processore Snapdragon 820
, display AMOLED e altre caratteristiche. Per la prima volta abbiamo anche un secondo dispositivo, un sorta di evoluzione diretta del 3, ovvero il 3T. Anche a questo giro c’è un aumento di prezzo ovvero 40 dollari e così si arriva a 439 dollari. L’evoluzione del processore è piccola, Snapdragon 821.Dal quest’ultimo passiamo al 5 che sfrutta un il processore top di gamma dell’anno scorso, ovvero lo Snapdragon 835. Non c’è stato il 4 in quanto per i cinesi, il numero non porta benissimo considerato che assomiglia alla parola morte; negli Stati Uniti, i palazzi alti saltano il 13esimo piano, come numerazione, in Cina saltano il quarto. Il costo di questo dispositivo vede un ulteriore aumento così da arrivare a 479 dollari, lo stesso prezzo del 5T che non ha particolari upgrade.
Infine, siamo arrivati al più recente, il neonato OnePlus 6. Con un aumento di 50 dollari siamo passati a 529 dollari in totale, 230 in più dell’originale. Sull’hardware niente da dire, al top come sempre solo che in più in questo caso abbiamo il notch. In ogni caso questo aumento di prezzo deriva anche dall’aumento dei costi dei singoli pezzi come il processore. Questo non toglie che la compagnia, forte del successo, ha voluto cercare di guadagnare di più. Una cosa però è certa, rimane uno dei dispositivi meno costosi del suo genere. per fare un esempio, il Samsung Galaxy S9 costa 719 dollari.