In questa categoria rientrano pressappoco tutte le tipologie di terminali oggi in commercio, dagli smartphone ai tablet fino ai laptop, che di certo non godono di un’autonomia ottimale che ne consenta un utilizzo a lungo termine. Ma c’è una soluzione in quello che è un nuovo materiale magnetico, ora in grado di prolungare notevolmente l’uso dei nostri supporti.
Smartphone con batteria da 13.000mAh che si ricaricano velocemente, powerbank e sistemi di add-in per gli smartphone pongono, almeno per il momento, una pezza su un settore della tecnologia tutt’oggi in crisi: quello della durata della batteria.
Un gruppo di ricercatori guidati dal professor Deepak K. Singh pare aver messo a punto una potenziale soluzione tramite una speciale struttura a nido d’ape che consentirebbe di avere un’autonomia 100 volte superiore rispetto alle soluzioni attuali. Ciò significa che se il nostro smartphone fa ora 5 ore di schermo acceso, avremo in futuro un utilizzo da prolungarsi per 500 ore di display acceso. Un sogno? A quanto pare no.
Dal Missouri, infatti, giunge notizia documentata di un nuovo tipo di diodo con sistema nano-strutturato in due dimensioni realizzato secondo un layer di tipo magnetico su superficie di silicio. Tale accoppiamento consentirebbe, come modello circuitale del diodo, di realizzare una conduzione delle cariche in una sola direzione ma con il vantaggio di una minor dissipazione di corrente
, che viene sfruttata per intero al fine di alimentare i circuiti.“Questo dispositivo potrebbe anche agire come un interruttore on/off, riducendo il flusso energetico, per altre componenti periferiche come le telecamere a circuito chiuso o gli attenuatori a radio frequenza. Abbiamo fatto richiesta per la registrazione del brevetto negli Stati Uniti e iniziato il processo di incorporazione di una società spin-off per portare il dispositivo sul mercato”.
Se ne deduce che l’autonomia della batteria aumenta di un fattore ideale 100 che incontra, nelle dichiarazioni degli interessati, l’interesse e l’entusiasmo del mondo scientifico.
“I diodi e gli amplificatori basati su semiconduttori che spesso sono realizzati con silicio o germanio, sono elementi fondamentali nei dispositivi elettronici moderni”, ha spiegato Singh. “Un diodo normalmente conduce corrente e voltaggio nel dispositivo lungo una sola direzione polarizzata, ma quando il voltaggio è invertito, la corrente si ferma. Questo processo di cambiamento disperde una significativa quantità di energia a causa della dissipazione, o l’esaurimento della fonte di energia, avendo effetto sulla vita della batteria. Sostituendo il semiconduttore con un sistema magnetico crediamo di poter creare un dispositivo energeticamente efficiente che consuma meno e incrementa le funzionalità”
Si tratta di un cambiamento epocale che speriamo possa diventare presto realtà a vantaggio di sistemi che consentano di lavorare ed interagire senza la preoccupazione di continue ricariche ed usure per manovre di ricarica spesso scorrette.