Negli ultimi tempi il fenomeno delle criptovalute è molto gettonato da parte della collettività. Questo perché, trattandosi di una moneta digitale (o virtuale) non è soggetta a regolamentazione oppure al controllo da parte della Banca Centrale Europea o dalle banche nazionali, facenti parte del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC).
Inoltre, a differenza della moneta fisica (Euro, Dollaro, Sterlina ecc.), non hanno un valore fisico. Tale valore è dato, nel caso specifico, dal semplice scambio tra gli utenti. In altri termini, più criptovalute si acquistano più il prezzo aumenterà e, viceversa, più criptovalute vengono vendute più il prezzo diminuirà. Pertanto, se compro venti criptovalute ad un prezzo inferiore, una volta che il relativo prezzo sarà aumentato (perché tanti soggetti le compreranno) allora le venderò ad un prezzo superiore e così via. Pertanto, a seguito della vendita, risulterò avere un guadagno superiore rispetto al momento in cui le avevo acquistate.
In più la determinazione del prezzo è anche dato indirettamente dalla loro presenza in quantità limitata sul mercato. Questo dato, tuttavia, rappresenta anche alcuni elementi negativi: in primis permette a società occulte aventi come scopo la creazione di monete virtuali fittizie al fine di ottenere un guadagno a danno di persone, spesso giovani ed anziani, inesperti. In secondo luogo, determina spesso un aumento consistente e non giustificato dei prezzi per un periodo di tempo improvviso e limitato (quello che, in economia, prende il nome di Bolla Speculativa).
LE TRUFFE DEI CALL CENTER
Le modalità con le quali fare soldi illegalmente mediante criptovalute sono molteplici. L’ultimo caso riguarda le truffe mediante i call center.
Il modus è quasi analogo a quello utilizzato, ad esempio, per falsi recuperi dei crediti oppure per effettuare false promozioni aventi ad oggetto la telefonia o Modem ADSL. In altri termini si veniva contattati da un’operatrice non italiana (spesso rumena o albanese) la quale lavorava per una società italiana o, anche, straniera. Questa, con un linguaggio molto veloce ed incomprensibile, convinceva i malcapitati a spendere i relativi risparmi oppure determinate somme di denaro per l’acquisto di criptovalute quali Bitcoin. Il tutto con la premessa di ottenere ingenti guadagni e facendo leva sulle situazioni economiche soggettive dei malcapitati medesimi.
Nella realtà dei fatti al malcapitato venivano a tutti gli effetti “rubati i soldi” due volte: una prima volta al momento della risposta alla chiamata ed, in un successivo momento, a seguita della finta consegna dei Bitcoin o delle altre criptovalute.
Un’altra ipotesi, anch’essa molto frequente, consisteva nell’intascare i soldi del malcapitato per poter semplicemente acquistare criptovalute e rivenderli secondo le modalità riportate nella premessa.
Purtroppo questi casi di truffe online, aventi ad oggetto sia criptovalute, sia qualunque tipologia di bene o servizio è molto frequente e colpisce sia giovani sia anziani . In particolare, per quanto riguarda le criptovalute, tali fenomeni non fanno altro che aumentare e aggravare quella bolla speculativa sottolineata già nella premessa in quanto non si tratta di beni presenti illimitatamente sul mercato ma bensì di beni che tendono a scomparire in un determinato momento storico.
In conclusione, per evitare di trovarsi in una situazione simile, si consiglia di informarsi sulle criptovalute e sul loro funzionamento. Inoltre, se proprio volete tentare di arrotondare somme di denaro, rivolgetevi ad un esperto del settore finanziario. In ultimo cercate di controllare costantemente l’andamento economico delle criptovalute.