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Costi nascosti in bolletta: ecco come Tim, Wind, Tre e Vodafone ti truffano

Avete effettuato una ricarica telefonica di venti, trenta, quaranta euro o più per essere tranquilli per almeno un paio di mesi e in men che non si dica ricevete un messaggio del vostro operatore che vi informa dell’esaurimento del credito residuo ben prima di quanto avevate stimato. Indispettiti andate a dare un’occhiata ai dettagli dei costi della Sim e vi rendete conto che sono presenti voci di cui in precedenza non conoscevate neanche l’esistenza.

Giusto per citare alcuni esempi, il costo del piano tariffario che comporta una spesa aggiuntiva di circa due euro al mese. Oppure il costo per il servizio di segreteria telefonica e il servizio “ti ho cercato”, con cui ricevete dei messaggi per sapere chi vi ha chiamati quando non eravate disponibili.

Quanti conoscono i costi degli antivirus per smartphone per essere protetti quando si naviga online e quanti sono consapevoli dei costi aggiuntivi per le chiamate all’estero (nonostante l’abolizione delle tariffe per il roaming nell’Unione Europea)? Secondo un’inchiesta, il valore della somma di tutti i costi nascosti ammonta a più di due miliardi di euro annui in Italia. Si tratta della medesima cifra incassata in precedenza dagli operatori grazie alla fatturazione ogni quattro settimane, recentemente abolita dal governo.

 

Tim, Wind, Tre, Vodafone: tariffe vantaggiose ma costi nascosti

Tuttavia, i costi nascosti sono ancora presenti. Nonostante l’attività incessante dell’autorità Antitrust  e le denunce di Altroconsumo e di altre associazioni di consumatori, questo trend dei costi nascosti non sembra accennare a terminare. Per esempio, il servizio One Prime di Tim

, piano tariffario di base di tutte le offerte della compagnia telefonica, ha un costo pari a 49 centesimi settimanali e conferisce alcuni vantaggi come quello di poter acquistare due biglietti del cinema al prezzo di uno solo e leggere le notizie sull’applicazione Serie A Tim.

Tutti questi “servizi vantaggiosi”, però, non sono richiesti dall’utente e non vengono chiaramente portati a conoscenza del consumatore. Il servizio indesiderato, inoltre, è gratuito all’inizio ma la disdetta ha un costo di tre euro.

Anche altri operatori applicano simili costi occulti. Vodafone applica un costo di 49 centesimi a settimana per il “costo di attivazione della Sim”. La società telefonica ha anche ricevuto una multa da un milione di euro nel 2016 per un servizio nascosto chiamato Vodafone Exclusive. L’utente non era messo in posizione tale da accorgersi che il servizio Vodafone Exclusive e la relativa tariffa erano stati attivati.

Un’ulteriore voce da controllare a fine mese in bolletta è il servizio di segreteria telefonica. La maggior parte degli operatori applica ai propri clienti un costo che può andare da dodici centesimi a un euro e cinquanta per ogni chiamata.

Bisogna inoltre mettere in guardia il consumatore per quanto riguarda i famosi costi extrasoglia, che sono addebitati al cliente quando questi finisce il traffico dati disponibile e iniziano ad essere applicati i prezzi di base. Bisogna quindi sempre verificare cosa prevede il proprio piano tariffario e controllare il consumo di internet mobile.

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Pubblicato da
Roberto Ravone