Postepay, lanciata da Poste Italiane nel 2009 è l’esempio di carta prepagata più utilizzata soprattutto perché ritenuta una delle carte più sicure in quanto un comune cittadino può utilizzare solo i soldi che vi inserisce e nel momento del bisogno, potendola ricaricare o nell’ufficio postale oppure ad un qualsiasi locale che offra il servizio (tabaccai, etc.). Ovviamente però, i “ladri del virtuale” hanno trovato molteplici sistemi per appropriarsi dei soldi presenti sulla carta.
Il phishing (termine inglese che esprime un tipo di truffa svolto attraverso la rete) si avvale dei servizi di messaggistica, quali sms o l’applicazione WhatsApp ed ha lo scopo di impossessarsi dei dati sensibili e dei codici (numero della carta a 16 cifre, scadenza e codice CVC) di accesso che il possessore della carta utilizza per controllare o effettuare movimenti. Con i metodi descritti in precedenza, questi ladri inviano messaggi sotto la falsa identità delle Poste Italiane, chiedendo di inserire i numeri di accesso. Se il mal capitato inserisce i suoi dati personali, essi accedono al conto e lo prosciugano. Sono state colpite le principali compagnie telefoniche, WIND, VODAFONE, TIM e 3 ITALIA, maggiormente usate dagli italiani.
Per arginare il problema, la soluzione potrebbe essere quella di contattare
immediatamente l’ufficio postale, che controllando dai server l’account dell’utente si accorge immediatamente se qualcosa sia accaduta oppure se si tratta di una truffa. Bisogna sempre informarsi sul modo in cui si possono ricevere comunicazioni, chiedendo agli operatori quali sono i problemi più frequenti.Le denunce riguardanti truffe sono molteplici, e una delle ultime ricevute dalla Polizia Postale è quella che avviene attraverso un call centers. Nella chiamata, un finto operatore di Poste Italiane, chiede di comunicare i propri dati che vengono utilizzati per accedere al portale web della carta, con annessi i codici di utilizzo, avvalendosi di motivazioni quali controllo dati o aggiornamenti.
Da non dimenticare, il metodo più usato prima dell’avvento di internet, ovvero la clonazione della carta, che avviene tramite l’utilizzo di una telecamera nascosta posizionata in modo da registrare il codice inserito e da una strumentazione che copia i dati della banda quando si inserisce la carta nella fessura dello sportello.
Il servizio Poste Italiane, cerca sempre di tutelare i suoi clienti, informandoli su ogni rischio e mettendoli in guardia sui nuovi metodi di appropriazione indebita di denaro. È importante ricordare sempre di diffidare da e-mail o sms contenenti link apparentemente innocui, controllare sempre le fonti e prestare attenzione a dove i dati personali vengano inseriti.