Samsung, oltre ad essere il più grande produttore di smartphone è anche uno dei più grande produttori di processori mobile. Questo dato potrebbe sembrare falsato visto che la compagnia sudcoreana tende a tenere i chipset Exynos per i suoi dispositivi, con una sola eccezione finora. La sempre maggiore crescita degli ultimi anni sembra aver fatto cambiare idea ai piani alti.
La società ha annunciato l’intenzione di iniziare ad offrire tali prodotti al silicio a sempre più terze parti. Tale mossa rappresenta di per sé una grave minaccia per Qualcomm, con numerosi analisti del settore che ora speculano sulle implicazioni a lungo termine. Paradossale è il fatto che Samsung si sia sempre affidato al produttore statunitense per l’alimentazione di diversi smartphone, anche le ammiraglie.
C’è un altro aspetto da prendere in considerazione in questa situazione. Samsung ha dichiarato che un precedente accordo di licenza lo ha sostanzialmente tagliata fuori
da Qualcomm. L’accordo prevedeva una richiesta di costi aggiuntivi qual’ora i chip Exynos venissero usati da terze parti rendendo l’operazione poco appetibile per chiunque.In ogni caso, questa nuova era potrebbe iniziare con ZTE che tra l’altro è impossibilitato a commerciare con Qualcomm per un divieto degli Stati Uniti. Una scelta ottimale in quanto i regolatori cinesi hanno meno probabilità di cooperare con il produttore di chip di San Diego.
Per Qualcomm, la situazione potrebbe peggiorare sensibilmente. Tra le nuove aspirazioni di Samsung in questo settore e il fatto che sia Huawei che Apple hanno ritirato gradualmente le tecnologie dai loro prodotti negli ultimi tempi, il colosso americano sta attualmente affrontando la minaccia di essere abbandonata da tutti e tre i maggiori fornitori di smartphone al mondo.