Facebook vuole combattere il Revenge Porn, ma potrebbe non piacere il metodo Facebook ha annunciato la propria intenzione di voler espandere il suo programma pilota per combattere i contenuti ritenuti Revenge Porn. Vale a dire foto e video condivisi da ex partner, ad esempio, dopo la separazione al fine di mettere in imbarazzo il proprio ex compagno.

Il programma in questione si preoccupa di una paura ormai comune secondo cui l’utente teme che le sue foto e/o video intimi siano condivisi su Facebook. Ciò creerebbe così una “impronta digitale” sui server della piattaforma, ma in futuro il sistema sarà in grado di che bloccare automaticamente tutti quei contenuti se saranno condivisi pubblicamente.

È umiliante e devastante quando le immagini intime di qualcuno vengono condivise senza il suo permesso e vogliamo fare tutto il possibile per aiutare le vittime di tale abuso. Questo è un passo per aiutare le persone che hanno paura che un’immagine intima possa essere condivisa senza il loro consenso“, ha detto il capo della sicurezza globale di Facebook, Antigone Davis.

 

Come funziona il programma

Il programma pilota è iniziato nel 2017 in Australia e sarà ora esteso agli Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Già quando è stato annunciato per la prima volta, il programma ha suscitato critiche derivanti dalla preoccupazione che Facebook non potesse conservare le foto e i video intimi caricati segretamente dagli utenti. Dato che stiamo vivendo in un’era post-Cambridge Analytica, è auspicabile che queste paure non siano state mitigate.

Sempre più spesso, infatti, si sente parlare di casi di suicidio o ricatto derivanti dalla pubblicazioni di questi contenuti. E sappiamo che Facebook è sempre attento alla tutela dei propri utenti. Ora, la sua attenzione si rivolge anche ai contenuti intimi.

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