Samsung ha pubblicato una ricerca che è tanto divertente quanto preoccupante sull’utilizzo degli smartphone da parte degli italiani. Il 34% dei nostri connazionali ci trascorre insieme fino a 90 minuti ogni giorno mentre per il 68% rappresenta il primo e l’ultimo contatto con il mondo al loro risveglio
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Lo smartphone ha di fatto superato i confini del semplice dispositivo hi-tech, confermandosi un compagno di vita al cui interno sono custoditi grandi quantità di dati personali, come foto, codici bancari e qualsiasi altri tipo di informazioni private. Un tesoro inestimabile che la maggior parte considera al sicuro e non minacciato da alcun rischio.
Un vero peccato considerato che la realtà è ben diversa. Secondo il Samsung Trend Radar, condotto su circa 1500 italiani dai 18 ai 65 anni nel mese di aprile 2018, sono solo il 10% gli italiani che considerano l’eventualità di rischi legati alla sicurezza dei dati contenuti nello smartphone a causa di attacchi potenziali di virus.
In molti conoscono solo le caratteristiche del proprio dispositivo e quelle di tutti i modelli in uscita ma sono praticamente sconosciute le più semplici operazioni di salvataggio, come il backup che per il 37% degli italiani è una tecnica di ballo hip hop. Carlo Barlocco, Presidente di Samsung Italia ha dichiarato:
“lo smartphone è il dispositivo preferito da 6 italiani su 10 ma solo il 10% considera l’eventualità di rischi e questo deve farci riflettere. Come Samsung siamo convinti dell’importanza della formazione dei consumatori, che oggi più che mai hanno bisogno di essere consapevoli degli strumenti a loro disposizione”.
Gli italiani utilizzano lo smartphone dai 30 ai 60 minuti ogni giorno (27%) o fino a 90 minuti (34%). Per la maggior parte di loro, pigiare sulla sua tastiera rappresenta il primo gesto (68%) o l’ultimo direttamente a letto (77%). Tra i più addicted ad essere preferiti sono il momento del viaggio sui mezzi (51%).
Considerato più intuitivo rispetto al computer, lo smartphone viene utilizzato fino a cinque volte in un mese per fare compere o per per svolgere delle commissioni personali. Per risparmiare tempo viene utilizzato anche per prenotare viaggi e voli oltre che per pagare le tasse scolastiche e persino prenotare visite mediche.
Ignoranza e incertezza riguardano invece i termini tecnici, come Trojan, che il 38% degli italiani pensa che sia una marca di Suv o una parolaccia russa piuttosto che un malware. Mentre per il 78% degli intervistati il GDPR (General Data Protection Regulation) è un codice di programmazione informatica.
Per il 38% il termine Widget è il titolo di un film horror americano mentre il 34% non conosce il significato di Tri band. Il dispositivo che supporta frequenze multiple per la comunicazione è stato scambiato per una band musicale con tre componenti.