Facebook, come ormai tutti saprete, qualche mese fa è stato coinvolto nello scandalo Cambridge Analytica. Il social, ha infatti passato informazioni personali degli utenti, all’azienda britannica, che successivamente ha dovuto chiudere.
Lo scandalo, oltre ad aver coinvolto il social, ha colpito milioni di utenti americani e anche 2.7 milioni di utenti Europei. Facebook, per quest’ultimi, non ha previsto alcun rimborso.
La dichiarazione del social è contenuta all’interno di un supplemento di informazioni che essa stessa ha inviato al Parlamento Europeo in seguito all’incontro di Mark Zuckerberg. I parlamentari non erano rimasti soddisfatti dell’incontro e soprattutto delle risposte date dal CEO dell’azienda. Per questo motivo ha deciso di inviare una documentazione supplementare.
Il social, in seguito allo scandalo ha perso molta fiducia da parte degli utenti, anche se a dirla tutta, è durata molto poco. Infatti i dati del primo trimestre 2018 mostrano che il social è in netta crescita. Facebook nel documento, ha sottolineato che non sono stati condivisi dati delicati
, come per esempio il conto bancario o informazioni sulle carte di credito. Proprio per questo motivo non ha previsto alcun rimborso per gli utenti Europei coinvolti.Il social e anche Cambridge Analytica sono già al centro di una Class Action promossa da un residente del Maryland che ha chiesto il rimborso per i danni subiti da tutti gli utenti USA, senza il loro permesso. Facebook, in risposta ai legislatori europei, ha detto di essere trasparente sulle informazioni che raccoglie e che in futuro si aspetta che le applicazioni siano trasparenti nello stesso modo.