I primi treni ad idrogeno eco-friendly sono giunti alla loro fase finale di test, in attesa di essere immessi nella rete ferroviaria a partire da questo 2018. Un anno che vedrà l’avvento di sistemi che massimizzano la resa energetica producendo soltanto vapore acqueo, nel pieno rispetto dell’ambiente. Sono questi i punti essenziali di questa nuova evolutissima tecnologia.
Treni ad idrogeno: emissioni zero e massima resa su rotaia
Dopo che Trenitalia è stata bacchettata dall’AGCM in merito per la sua inefficienza si pare un nuovo capitolo della storia ferroviaria, che vede la nascita dei primi treni ad idrogeno.
Soluzioni che sono già in test su tratte di percorrenza reali e che si porranno all’attenzione di tutti i pendolari entro la seconda metà di quest’anno. I locomotori diesel lasceranno il posto a queste nuove soluzioni battezzate Coradia iLint concepite da Alstom.
L’efficienza è senza eguali e garantirà un’andatura massima di 160KM/h per un’autonomia di oltre 1.000Km sui mezzi impiegati per i tratti a lunga percorrenza. Ulteriori versioni minori da utilizzarsi per i treni regionali prevederanno anche alcune modifiche specifiche per adattare il mezzo alla tratta prevista secondo necessità.
Si consideri che, al momento, i modelli in test viaggiano a una velocità media di circa 80 km/h per via della breve tratta di prova. Ma, ben presto, non sarà soltanto la Germania a beneficiare dei treni ad idrogeno ma anche il resto d’Europa, dove cresce l’interesse per questo genere di soluzioni alternative di viabilità ferroviaria.
L’obiettivo, in questo caso, è prevedere una sostituzione su larga scala mondiale per i veicoli diesel. Il tutto da risolversi entro il prossimo 2040.