Il DVB-T2, già adottato in altri paesi europei e del mondo, potrà raggiungere una velocità di 45 Mbit al secondo a fronte dei 24 Mbit al secondo dell’attuale DVB-T. L’adeguamento sarà ovviamente progressivo e in Italia si verificherà tra il 2020 e l’inizio dell’estate 2022. Oltre questa data i televisori attuali che sopportano il DVB-T non saranno più compatibili con i nuovi standard e sarà necessario un decoder esterno. Tutti i televisori attuali sono dotati di supporto adeguato per questa tecnologia di ultima generazione.
Oggi, con la tecnologia DVB-T, un solo multiplex può contenere al massimo sei canali in definizione standard o al massimo due canali ad alta definizione a 720p. Con il nuovo DVB-T2
la crittografia H264 unita alla crittografia H265 (la “H” sta per HEVC, High Efficiency Video Coding o compressione video ad alta efficienza) supporterà la trasmissione di undici canali ad alta definizione a 720p o cinque canali ad altissima definizione a 1080p.
Il DVB-S2 (Digital Video Broadcasting – Satellite di seconda generazione) si riferisce alla trasmissione via satellite e consentirà di usare fino al 40 per cento in meno circa di banda. Inoltre sarà presente un sistema di correzione degli errori molto più efficiente di quello attualmente in uso con il DVB-S2 (Digital Video Broadcasting – Satellite). La potenza del segnale sarà anche maggiore grazie al nuovo sistema di compressione MPEG 4, che consentirà la trasmissione di un canale in alta definizione con la stessa quantità di banda passante impiegata attualmente per la trasmissione di un canale a risoluzione standard con l’odierno sistema di compressione MPEG 2.
Inoltre il bollino “la tivù” garantisce anche l’accesso all’HbbTV (Hybrid broadcast broadband TV), il futuro standard per i servizi televisivi su richiesta. Grazie allo standard HbbTV il consumatore avrà accesso ad un’estesa gamma di servizi interattivi come contenuti on demand, giochi e altri servizi.
Per finire con il bollino “la tivù” il telespettatore potrà anche avere accesso al sistema di compressione HEVC già citato in precedenza che può sopportare il 2K, il 4K e potenzialmente anche l’8K. Insomma, il bollino “la tivù” offre al consumatore tutto ciò che è necessario per non rimanere indietro quando si verificherà la transizione definitiva dal DVB-T al DVB-T2 e dal DVB-S al DVB-S2