Facebook non naviga certo in buone acque in questo periodo, anche se i dati del primo trimestre 2018 non sono andati così male. La causa come immaginerete tutti, è lo scandalo Cambridge Analytica.
Lo scandalo non è più nel momento clou ma possiamo dire che il social network porta delle ferite non da poco. Ricorderete tutti che Mark Zuckerberg, CEO dell’azienda, è stato chiamato a parlare davanti al Senato degli Stati Uniti per valutare la situazione. Ora ci sono delle novità.
Zuckerberg, davanti al Senato degli USA, ha chiesto subito scusa, dichiarando di non avere idea di quello che stesse succedendo. La teoria è stata messa in dubbio negli ultimi giorni da un’azienda americana che ha chiamato in causa il social, depositando una denuncia presso un Tribunale in California. Nella denuncia si può leggere che, secondo le prove in possesso dell’azienda, Facebook era al corrente di tutto e molto probabilmente ci marciava anche sopra.
Successivamente alla comparizione negli Stati Uniti, Mark Zuckerberg si è presentato anche davanti al Parlamento Europeo. Dopo essersi scusato, Mark ha dichiarato: “È chiaro che non abbiamo fatto abbastanza per evitare che i nostri strumenti non creassero danni. Ci scusiamo per gli errori commessi, ci vorrà del tempo ma sono impegnato per impedire che si ripeta“.
Dopo questo incontro è arrivato anche un invito da parte del Senato russo a comparire davanti ad una delle sue sessioni plenarie. A dirlo è stata la presidente Valentina Matviyenko, citata dalla Tass. Ecco le sue parole: “Penso che sia una proposta precisa e degna di nota, in un momento in cui questo è un tema rilevante: se sarà in grado di venire o meno è secondario. Ora ho emesso un ordine, abbiamo inviato un invito e tenteremo di organizzare il suo arrivo“. Vi terremo aggiornati sulla questione.