L’astronomia è una branca della scienza su cui si scontrano pareri spesso fortemente discordanti in merito alle scoperte planetarie e dell’universo che ci circonda. Nessuno sa bene che cosa si nasconda nei più intricati e bui meandri dello spazio, ma le recenti ipotesi circa l’esistenza del nono pianeta si scontrano direttamente con il cinismo della NASA, che ha più volte confutato tale tesi.
Ad ogni modo, nuove argomentazioni positive in materia sono state portate avanti da un team di astronomi dell’Università del Michigan, i quali affermano che vi sarebbero nuovi indizi sull’esistenza di un corpo celeste grande addirittura 10 volte la Terra e distante milioni e milioni di anni luce da noi. Si tratterebbe di un sistema planetario da localizzarsi addirittura nella parte più esterna del nostro Sistema Solare.
Astronomia e Pianeti: indizi importanti sull’esistenza di un sistema planetario quasi irraggiungibile
Lo studio portato avanti dal team di esperti capeggiato da Juliette Brecker, della prestigiosa Università del Michigan, lascia nuovi indizi sulla possibile esistenza di un nuovo pianeta. A rimarcare tale ipotesi vi sarebbe lo studio condotto sullo strano comportamento di un asteroide chiamato 2015 BP519, scoperto tre anni fa e localizzato ad uno distanza assoluta 55 volte superiore tra quella che esiste tra Sole e Terra.
Le ipotesi circa la presenza di un nuovo corpo celeste sono state derivate da alcune teorie base dell’astronomia e dall’inconsueto comportamento dell’asteroide, la cui inclinazione di 54° ha insospettito gli esperti che, di fatto, hanno sollevato importanti interrogativi circa le forze che regolano l’attrazione dei corpi. Forze di attrazione che, per generare tale inclinazione e posizione, devono sottostare all’esistenza di un corpo in grado di deviare i parametri.Diverse simulazioni al computer avvalorano la tesi di un nuovo pianeta sconosciuto la cui massa stimata sarebbe di 10 volte superiore rispetto a quella del nostro pianeta. Si renderanno necessarie ulteriori conferme al riguardo ed osservare da vicino il comportamento insolito dell’asteroide per triangolarne con precisione l’esatta posizione. Nel frattempo, la NASA si sta portando anche all’esplorazione di Marte, con una tecnica decisamente interessante e poco comune.