Molto distanziati, completano la top5 Apple, LG e Wiko. Per ora grande traguardo, ma Huawei non può certo riposare sugli allori: già Meizu e l’imminente arrivo di Xiaomi in Italia minacciano la supremazia targata Huawei.
Ma la storia di Huawei parte da lontano: nata nel 1987 in Cina con operazioni di ricerca e vendita di dispositivi dediti alla telecomunicazione. Sin da subito gran parte dei successi e ricavi della società cinese viene da un investimento del 10% dei loro incassi annui in ricerca. Attività che sostengono tutt’ora con un investimento pari a 11 miliardi (anche se questi sono utilizzati maggiormente per la nuove tecnologie come IA e cloud piuttosto che sulla fetta mobile del mercato).
Naturalmente, poi è avvenuta l’espansione, che arriva in Italia nel 2004 nella quale porterà due sedi a Roma e Milano. Molto efficiente tanto da esser stato incaricata da Telecom di lavorare su delle Reti per alcune regioni del Sud.
Ed ancora oggi stanno lavorando in Italia per portare miglioramenti e supporto per quanto riguarda la Fibra Ottica.
Nel 2014 annuncia di aver venduto 1 milione di telefoni in Italia. Questo e l’odierno traguardo di cui vi scriviamo derivano sopratutto dal fatto che la Huawei offre dispositivi per varie fasce di prezzo e quindi per vari consumatori. Pensiamo alla Apple che vende un modello ogni anno o due a prezzi molto alti senza aver inquadrato un utilizzatore preciso per i loro dispositivi. La tattica di Huawei è quella di rilasciare molti modelli e più volte l’anno avendo molteplici target d’azione. C’è il cellulare a poco prezzo per gli anziani o per i giovani che riceveranno il primo smartphone. Salendo di prezzo, nella fascia media troviamo cellulari più performanti pensati per i lavoratori, gli studenti o comunque per l’utente medio. Infine abbiamo nella fascia alta (che è anche quella più pubblicizzata) i dispositivi di punta, più avanzati e più tecnologici (basti pensare che la fotocamera del P9 è stata realizzata insieme all’azienda Leica!).
Se parliamo in termini mondiali, la classifica è ben diversa: Samsung, Apple, Huawei, Xiaomi, Oppo. Sempre, globalmente parlando, la Samsung si afferma con 78,5 milioni di pezzi venduti contro 40,1 milioni venduti da Huawei, i quali possono sembrare molto pochi rispetto a Samsung ma c’è da considerare che rispetto allo scorso semestre la Samsung ha venduto 0,2 milioni in meno, mentre la Huawei ha aumentato le vendite di ben 6 milioni di pezzi! Insomma ci sono ampi margini di miglioramento per la produttrice di smartphone Cinese che dovrà essere astuta a sapersi adeguare ed innovare alle costanti e mutevoli domande del mercato mobile.