È palese come molti utenti non abbiamo bisogno della potenza dello Snapdragon 845, o persino di un chipset di fascia media come lo Snapdragon 636. Certo, è fantastico avere un device top gamma ma – purtroppo – non tutti possono permettersene uno. Generalmente, poi, molti entry level sono abbandonati a sè stessi: non ricevono aggiornamenti, il sistema operativo è lento e le prestazioni – di conseguenza – sono pessime.
Google ha – parzialmente – risolto questo problema con una versione modificata di Android 8.1 Oreo, chiamata Android Go; altresì, Mountain View ha stretto una partership con Qualcomm per il lancio di due chipset progettati appositamente per funzionare su questa versione del sistema operativo: Snapdragon 429 e Snapdragon 439.
Google e Qualcomm: partnership per migliorare Android Go
Fino ad ora, Qualcomm ha offerto ai produttori chipset di fascia bassa, tra cui – principalmente – la linea Snapdragon 200. Ora, secondo quanto dichiarato da Roland Quandt di WinFuture, a San Diego starebbero su dei nuovi chipset dedicati ad Android Oreo Go Edition. Va sottolineato altresì che i chip in questione potrebbero anche essere utilizzati su device che eseguono build regolari di Android.
Qualcomm Snapdragon 429 and 439 incoming. Aimed at Android GO devices, but not exclusive to these. No idea what the 429 is, yet, but the 439 is a variant of the MSM8953 aka Snapdragon 625 = octacore ARM Cortex-A53, 14nm. No clue about speeds/other specs.
— Roland Quandt (@rquandt) June 6, 2018
In questo momento, non sono noti tutti i dettagli di Snapdragon 429, mentre di SD 439 sappiamo praticamente tutto. Se le informazioni fornite dal leaker sono accurate, allora Snapdragon 439 sarà una variante dello Snapdragon 625 che tanto abbiamo apprezzato in questi anni. A titolo di promemoria, il Qualcomm Snapdragon 625 dispone di core ARM Cortex-A53 su un die da 14 nm. Ulteriori dettagli sulle velocità CPU / GPU o altre specifiche per i due nuovi chipset non sono disponibili al momento.
In ogni caso, è interessante notare come Google stia prestando sempre più attenzione al suo sistema operativo entry level, in modo da fornire una eccellente user experience anche agli utenti proprietari di device entry level.