La sfida di questa startup è enorme. Entro il 2050, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura stima che la produzione alimentare mondiale dovrà crescere di circa il 70% per tenere il passo con la crescita della popolazione mondiale. Combattere la produzione di rifiuti è il primo passo. Secondo l’ONU, ogni tre chili di cibo prodotto nel mondo, uno viene buttato via. Lo spreco di cibo porta gravi impatti sociali, economici e ambientali al pianeta.
Simile a Invisible Food, Connecting Food collega i mercati che sprecano cibo alle organizzazioni non governative che hanno bisogno di riceverlo. La startup offre la propria tecnologia per gestire la logistica dei processi. Una delle grandi sfide della donazione di cibo, dal momento che il trasporto richiede attenzione e velocità.
Ma ci sono anche startup volte a combattere anche i rifiuti causati esclusivamente dallo standard estetico del cibo. Queste raccolgono frutta e verdura con gli standard di mercato – che normalmente non sarebbero commercializzati – e li offrono attraverso un piano di abbonamento attraverso l’e-commerce fino al 30% in meno rispetto al prezzo convenzionale.
Un’iniziativa presente anche sui social network per diffondere l’obiettivo e anche un servizio di localizzazione esclusivo e percorsi di consegna.
Made in Farm è un altro grande esempio di come i tecnici alimentari stanno cambiando regole del gioco. La piattaforma sviluppata dalla startup collega i produttori di caffè e le caffetterie e persino i consumatori finali.
Bill Gates ha recentemente pubblicato un articolo in cui parla di come la tecnologia possa svolgere un ruolo importante nel migliorare la vita e il cibo delle persone. Per lui, attualmente c’è solo un modo per combattere la malnutrizione globale e aumentare la sana alimentazione: con la tecnologia. Ma le sfide vanno oltre.