In Europa vi è aria di cambiamento. Un cambiamento positivo che sulla base del nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche si introduce a 3 punti fondamentali vertenti sul mondo delle telecomunicazioni terrestri in Europa:
Una volta che il Codice sarà adottato dal Parlamento Europeo, gli Stati avranno un tempo limite di due anni per adeguarsi a livello nazionale. In Italia, pronta è stata al risposta di Open Fiber, che attraverso il suo diretto portavoce, Franco Bassanini si è detta soddisfatta del risultato conseguito
“L’accordo costituisce un fondamentale passo in avanti nella modernizzazione del quadro normativo europeo delle telecomunicazioni. Questo perché riconosce l’impellente necessità di gestire nuovi investimenti infrastrutturali, con specifica attenzione alle reti in fibra FTTH (Fiber To The Home), le uniche che assicurano le prestazioni richieste dalla Gigabit Society dei prossimi anni in termini di velocità di accesso, affidabilità, latenza, bassi costi di manutenzione e di energia; le reti in fibra sono, tra l’altro, l’infrastruttura di base anche delle TLC mobili, grazie al nuovo standard 5G”
“Auspichiamo che il nuovo quadro generale venga recepito dal nuovo Governo in maniera prioritaria, per consentire all’Italia di essere all’avanguardia nella realizzazione di infrastrutture in fibra ottica che accelerino l’evoluzione digitale, al servizio delle famiglie e delle imprese”