Dati allarmanti mostrano la vulnerabilità della nostra società quando si tratta di installazioni elettriche. Richiesto dalla legge, oggi è prevista l’installazione di un piccolo dispositivo di protezione che si attiva automaticamente ogni volta in cui rileva un’anomalia. Con un interruttore installato e una rete elettrica ben progettata, la possibilità di problemi è minima.
Se ancora, però, la maggior parte delle persone non capisce la problematica, è bene prendere in considerazione alcune cose. Ogni corrente elettrica trasporta energia. Parte di questa energia risiede nel conduttore, in questo caso il filo, sotto forma di calore. Il riscaldamento in una certa misura è normale; è nel raggio d’azione. Il problema è quando la corrente è molto più grande dei supporti medi. E il risultato è, appunto, il fuoco.
Questo sovraccarico
si verifica anche quando diverse apparecchiature sono collegate in un’unica presa con l’uso di adattatori. La maggior parte degli incendi dovuti a problemi elettrici sono dovuti all’uso eccessivo di apparecchi ad alta potenza in un solo punto. Ogni presa è stata realizzata per collegare solo un dispositivo, ma purtroppo questo non sempre accade.Oltre ad un‘installazione ben fatta – preferibilmente da un professionista – un filtro potrebbe semplificare la vita. Questo perché i filtri hanno solitamente un fusibile di protezione. In caso di sovraccarico, il fusibile si brucia e la connessione viene interrotta per evitare un cortocircuito.
Tutte le apparecchiature elettriche portano un’etichetta che indica la corrente che consuma. La misurazione è in ampere. Per utilizzare una classica “ciabatta”, occorrerebbe sommare semplicemente la corrente dei dispositivi e non superare mai il limite dell’adattatore.
In una scossa elettrica, una piccola scossa di corrente può causare l’arresto cardiaco e portare alla morte. In altri casi, enormi incendi. Ma, dopotutto, basterebbe solo fare più attenzione.