Il social network Facebook è di proprietà di Mark Zuckerberg, insieme anche a Instagram, Oculus, WhatsApp e moltissime altre società. Il CEO dell’azienda ha l’obiettivo di connettere ogni persona sul pianeta attraverso la tecnologia e per farlo, utilizza l’intelligenza artificiale.
Il responsabile della sicurezza globale del social, Nick Lovrien ha dichiarato: “un giorno è una settimana, una settimana è un mese, un mese è un anno” riferendosi a Facebook. In poche parole intendeva dire che lo sviluppo all’interno della piattaforma si muove molto rapidamente. Scopriamo insieme dove viene adottata l’IA all’interno del social.
Facebook: ecco dove Mark Zuckerberg utilizza l’intelligenza artificiale
Lovrien ha spiegato l’utilizzo dell’IA per connettersi alle nostre onde cerebrali, il progetto Facebook Building 8 prevede che questa tecnologia si connetta attraverso dispositivi come Google Glass o Snap Spectacles. Il visore, è infatti il motivo principale che ha spinto Zuckerberg ad acquistare l’azienda Oculus. Aggiunge anche che con il tempo sarà una lente a contatto che indosseremo, e non più un visore, che ci permetterà di eseguire un’azione. Abbiamo recentemente parlato anche della sezione Facebook Watch, in questo settore il social fa delle previsioni con il machine learning, per proporre all’utente contenuti in base ai propri gusti.
Conoscerete tutti Facebook Live, lanciato nel 2014, Lovrien ha spiegato che molti utenti utilizzano il servizio in modo sbagliato, riproducendo contenuti come atti violenti e altro. La piattaforma starebbe lavorando con l’IA per risolvere questi problemi. Grazie all’IA la piattaforma è in grado di bloccare il 98% di tutti i contenuti pornografici. Al momento sta lavorando sulla classificazione del linguaggio per bloccare anche in futuro parole di odio.
Un altro settore in cui lavora l’intelligenza artificiale è nella protezione di Mark Zuckerberg stesso e di tutti i dipendenti della piattaforma. Nel primo caso l’IA blocca le molte minacce che il CEO dell’azienda riceve, si parla di una cifra intorno ai 14 milioni all’anno. Per quanto riguarda i dipendenti invece sono utilizzati i bot, i chatbot si connettono con i dipendenti e monitorano i loro bisogni. Il sistema è in grado di controllare oltre 2 milioni di conversazioni in corso.