I tempi per Mediaset Premium sembrano essere tutt’altro che positivi. Con la perdita dei diritti TV per la Champions League e, probabilmente, anche per la Serie A, l’azienda italiana deve necessariamente ridurre i costi per riuscire a fornire ancora il servizio alla propria clientela.
La concorrenza, indipendentemente dal mercato di riferimento, è una brutta bestia. Il mercato corre e non aspetta nessuno. Il 2018 è un anno assolutamente da dimenticare per Mediaset Premium. Nel mese di gennaio abbiamo assistito alla vittoria di Sky, con l’acquisizione dei diritti TV per il prossimo triennio di Champions League; marzo, invece, è stato nel segno di MediaPro (poi vittoria annullata e quasi sicuramente nelle mani sempre di Sky) con l’assegnazione della visione della prossima Serie A.
Mediaset Premium potrebbe essere davvero vicina alla fine
Aprile, invece, sembrava potesse segnare una svolta, Mediaset ha annunciato una collaborazione tale che, senza costi aggiuntivi, ha portato nuovi canali in palinsesto. Peccato che, per ottenerli, abbia dovuto rinunciare a tutta l’alta definizione.
I clienti sono più che infuriati, ma le ire degli abbonati potrebbero essere l’ultimo dei problemi per l’azienda italiana. Secondo alcune stime di Radiocor Plus, quanto scritto sopra porterebbe ad una riduzione degli incassi pari a circa il 90%. Il numero di utenti con contratto attivo scenderebbe da 2 milioni a soli 600 mila, diminuendo così anche la spesa media mensile dai 24 euro correnti a 8 euro.
Gli introiti di Premium, quindi, passerebbero dagli attuali 680 milioni ad una cifra davvero irrisoria, 80 milioni annui, con una conseguente riduzione dei costi per riuscire ugualmente a generare profitto.
Come riuscirà a sopravvivere?. In molti ipotizzano uno stile Netflix, ma al momento sono solamente supposizioni.