Le brutte notizie nelle ultime settimane sono arrivate per una larga fetta dei clienti TIM. Il provider italiano ha scelto di aumentare i prezzi di alcune sue offerte. Gli abbonati del brand nazionale non sono però soli. Dopo una lunga discussione, Vodafone finalmente chiarisce la sua posizione. L’operatore ha deciso di porre simili condizioni ai suoi abbonati, sulla base si uno scambio (non tanto equo).
Nelle scorse ore molti clienti hanno ricevuto degli SMS informativi su una una dotazione aggiuntiva di 2 GB per la navigazione internet ovviamente senza costi. La soglia per i dati internet, valida per dodici mesi, giunge in prossimità dell’ennesima stangata sui prezzi. Dallo scorso 27 maggio sono divenuti realtà gli aumenti di costo su ricaricabili passate.
La querelle firmata Vodafone non è frutto del presente. E necessario fare un veloce riepilogo nel passato.
A gennaio, con l’arrivo della legge 172/17, gli operatori telefonia hanno univocamente previsto surplus dell’8,6% su tutti gli abbonamenti, fissi e mobili. La normativa ha abuto però lo stop dell’AGCOM: l’agenzia che tutela gli utenti ha smorzato gli aumenti, con un rimprovero secco ai provider.
TIM e Wind hanno tagliato di qualche qualche decimo percentuale i loro rincari. Vodafone sino a poche settimane fa aveva previsto una cancellazione definitiva. I nuovi aumenti hanno cambiato le scene. I rincari andranno da 0,69 centesimi sino a 1,49 euro.