Circa un mese fa abbiamo parlato dell’introduzione dell’Amazon Tax nella città di Seattle. La tassa è stata approvata direttamente dal Consiglio Comunale e, prevedeva il prelievo di risorse di aziende come Amazon con lo scopo di aiutare i senzatetto.
In seguito a questa decisione la piattaforma ha subito protestato affermando che sarebbe servita solamente una gestione più efficiente delle risorse. Al momento possiamo dirvi che la tassa è stata eliminata in seguiti alla pressione dei big come Amazon.
La città di Seattle ha ceduto alle pressioni delle aziende a cui era stata imposta la tassa. L’aliquota, come anticipato prima, era stata approvata solamente un mese fa, prevedeva una tassa di 275 dollari a dipendente, con la quale la città puntava a raccogliere 50 milioni di dollari per l’emergenza dei senzatetto. Aziende come Amazon e Starbucks
hanno subito opposto resistenza, arrivando a far eliminare definitivamente la tassa.Successivamente all’introduzione della tassa, è esplosa una vera e propria battaglia con anche una raccolta di firme per il referendum di novembre. Il Consiglio Comunale spaventato, ha subito convocato una riunione di emergenza, cancellando poi l’imposta. La piattaforma Amazon ha commentato dicendo: “Il voto del consiglio comunale per cancellare una tassa sulla creazione di posti di lavoro e una decisione giusta“.
La piattaforma, si è anche detta impegnata per trovare una soluzione alternativa a questa emergenza. Il sindaco, motivando la decisione ha spiegato: “Una prolungata e costosa battaglia politica nei prossimi cinque mesi che non farà nulla a favore della crisi urgente dei senzatetto“. Sicuramente questa è stata una delle tante dimostrazioni di quanto contano azienda del genere in una città.